ECCO A COSA SERVE LO SCANNER INTRAORALE
Lo scanner intraorale permette di rilevare l’impronta ottica dentale in modo più semplice, immediato e preciso rispetto al passato. Il nostro studio dentistico di Milano lo impiega tra le tecnologie all’avanguardia necessarie a una diagnosi accurata e precisa dei disturbi dentali e parodontali. La tecnologia di scansione 3D è costituita da una mini telecamera che riprende la superficie della zona da analizzare. Le immagini ottenute, grazie all’uso del computer e di un apposito software, vengono elaborate in modo da ottenere un’immagine in 3 dimensioni.
Si tratta di uno strumento di ultima generazione, maneggevole e costituito da un manipolo di piccole dimensioni che viene introdotto nella bocca come se fosse un normale strumento odontoiatrico. Il manipolo è di facile manutenzione e di utilizzo intuitivo. In questo modo, il dentista è in grado di concentrarsi maggiormente sul paziente e sulle manovre che sta effettuando.
SCANNER INTRAORALE VS IMPRONTA TRADIZIONALE
I materiali da impronta tradizionali, a causa delle loro caratteristiche e intervalli limitati di utilizzo, lasciano pochi margini di manovra. In tal modo le manovre decisive di rilevazione dell’impronta devono essere eseguite rapidamente. Inoltre, nelle impronte tradizionali, in caso di errore o di mancata rilevazione di importanti particolari, è necessario riprendere tutta l’impronta. Tutto ciò, senza tenere conto del notevole grado di scomodità per il paziente, nelle manovre di rilevazione dell’impronta tradizionale.
Esistono diversi scanner intraorali in commercio, ma sono poche le aziende leader in questo settore. I medici dentisti del nostro studio hanno scelto di investire su una delle marche più performanti.
SCANNER INTRAORALI DI ULTIMA GENERAZIONE
I vantaggi nell’utilizzo di questa tipologia di scanner sono più evidenti quando ci si avvale di strumentazione nuova e di ultima generazione. Così fanno i professionisti del nostro studio dentistico di Milano. Gli scanner più all’avanguardia, infatti, permettono di rilevare l’impronta ottica dentale senza bisogno di ricorrere all’opacizzazione delle superfici orali. Quest’ultima richiede l’impiego di spray e polveri e un maggior intervento da parte del dentista con conseguente maggior disagio per il paziente.
Lo strumento utilizzato, inoltre, deve avere una buona velocità di scansione e non si deve arrestare durante l’esame. Se poi si deve eseguire in particolare la rilevazione dell’impronta dei secondi e terzi molari, risultano fondamentali le dimensioni della punta dello scanner utilizzato. Infatti devono essere preferibilmente piccole.
COME SI ESEGUE L’ESAME CON LO SCANNER INTRAORALE?
Molti studi dentistici sono ancora titubanti riguardo all’introduzione di questo scanner nello svolgimento quotidiano della loro attività. Temono infatti che il suo utilizzo necessiti di una complessa formazione specifica e pensano di non essere ancora pronti.
In effetti è necessario dedicare un primo periodo all’apprendimento di come utilizzare al meglio la nuova strumentazione con dei corsi formativi. In particolare, sono avvantaggiati gli operatori che già hanno dimestichezza con il mondo digitale. Lo staff del nostro studio dentistico è sempre attento a mantenersi aggiornato e ha accolto con entusiasmo questa novità.
I PASSAGGI PRINCIPALI DELLA SCANSIONE INTRAORALE DEL CAVO ORALE
L’esame attraverso uno scanner intraorale è molto semplice e rapido – la scansione dell’intera bocca richiede circa 5 minuti – e consiste in questi passaggi:
- si introduce la punta dello scanner all’interno del cavo orale;
- si muove lo strumento sopra e intorno ai denti;
- in caso ci si debba interrompere, si può riprendere da dove si era rimasti;
- si rileva la masticazione, facendo chiudere i denti al paziente con lo scanner ancora all’interno della bocca;
- se c’è la necessità di progettare apparecchi dentali per la correzione dei denti storti o protesi di vario genere, si può coinvolgere il paziente. Quest’ultimo infatti può osservare l’apposito schermo dove proiettare le immagini ottenute.
SCANNER INTRAORALE: IL FUTURO DELLA DIAGNOSI IN ODONTOIATRIA
Lo Studio Motta Jones, Rossi & Associati è sempre attento a mettere a disposizione dei propri pazienti tecnologie innovative, in grado di garantire un maggior confort. Valutiamo sempre con attenzione le prospettive future di utilizzo di ogni nuovo strumento. Lo scanner intraorale, oggi, può essere impiegato con ottimi risultati nella progettazione e realizzazione delle protesi e per la chirurgia implantare.
Inoltre, impieghiamo con notevoli risultati la tecnologia ottica nello studio della bocca anche nel campo dell’ortodonzia. È possibile studiare e simulare il trattamento e il risultato finale di una cura ortodontica. Si possono combinare anche le informazioni ottenute con uno scanner facciale con quelle fornite dallo scanner intraorale e anche i dati di una TAC. Si ottiene così un “modello virtuale” utile in moltissime terapie dentali.