Le lesioni gengivali possono comparire per svariati motivi. Allo stesso modo in cui, nel corso della vita, capita a tutti di graffiarsi o tagliare parti del corpo, può succedere di procurarsi una ferita a una gengiva. Un classico esempio sono le lesioni delle gengive causate dallo spazzolino ma può accadere anche masticando dei cibi appuntiti o con una crosta troppo croccante e tagliente. Persino le polveri abrasive con forte azione cheratolitica locale possono danneggiare i tessuti interni del cavo orale. Un altro fenomeno che ricorre agli sportivi è quello di infortunarsi alla bocca e danneggiare anche le gengive, se non indossano un paradenti. Tra le principali cause delle lesioni alle gengive c’è l’uso di protesi dentali e di apparecchi ortodontici.
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LE LESIONI GENGIVALI DA SPAZZOLINO, COME EVITARLE
I tagli e le ferite alle gengive si verificano frequentemente. Le lesioni gengivali da spazzolino si provocano utilizzando con troppa energia lo strumento di pulizia dei denti oppure se si usa uno spazzolino troppo vecchio. Le setole quando sono consumate, infatti, perdono la loro elasticità e possono graffiare i tessuti gengivali. Chi non è in grado di regolare la giusta pressione da esercitare, può ricorrere allo spazzolino elettrico.
Un altro strumento spesso associato al comparire di una ferita alla gengiva è il filo interdentale, con il quale è facile farsi male se non si utilizza correttamente.
Come curare i tagli alle gengive provocati da cibo, spazzolino e filo interdentale
Le lesioni alle gengive che ci procuriamo inavvertitamente con il cibo o con la pulizia dei denti, nella maggior parte dei casi guariscono da sole. Se i tessuti molli, molto delicati, fanno male e sanguinano, potrebbe essere necessario curarli. Il primo rimedio è quello di risciacquare l’interno della bocca con un collutorio antisettico o con semplice acqua salata. Si può procedere in questo modo:
- praticare uno sciacquo del cavo orale e rimuovere eventuale sporcizia,
- esercitare una lieve pressione sul taglio,
- applicare del ghiaccio per attenuare il sanguinamento e diminuire il fastidio.
Se questi rimedi casalinghi non danno risultati, è opportuno rivolgersi al dentista. In casi gravi, potrebbero essere necessari dei punti di sutura, soprattutto quando il taglio è lungo oltre 1,3 cm.
LESIONI GENGIVALI DA PROTESI
Molte persone affrontano il problema delle lesioni alle gengive causate da protesi e impianti dentali. Per fortuna esistono diversi rimedi efficaci. Nel periodo immediatamente successivo al posizionamento di una protesi, spesso le gengive sono gonfie e sensibili e maggiormente soggette a irritazioni. I fenomeni più frequenti si verificano:
- quando la protesi mobile è allentata e il cibo rimane intrappolato sotto la dentiera e graffia le gengive;
- quando le protesi dentali non correttamente impostate causano politraumatismi;
- quando alcuni movimenti della lingua che si effettuano per pronunciare consonanti dentali come “d” e “t” e sibilanti come “s” e “f” generano traumatismi d’urto.
La prevenzione delle lesioni alle gengive da protesi
Per prevenire questo tipo di lesioni alle gengive è fondamentale effettuare ogni giorno un’accurata pulizia della protesi dentaria. Inoltre, è molto importante recarsi periodicamente dal medico dentista per verificare che la dentiera sia in buone condizioni e ancora idonea alla bocca del paziente. I controlli frequenti permettono anche di identificare eventuali problemi in tempo per provvedere a una cura più facile e veloce. Dall’esame di ciascuna situazione si possono individuare presidi che consentano di prevenire il verificarsi delle alterazioni.
GLI SPORTIVI E LE LESIONI ALLE GENGIVE
Per proteggere le gengive mentre si praticano attività sportive a rischio, si possono utilizzare i paradenti. Ne esistono tre tipi:
- realizzati su misura presso uno studio dentistico,
- paradenti in misure standard disponibili nei negozi di articoli sportivi,
dispositivi da bollire per ammorbidire il materiale plastico in cui sono realizzati. È necessario morderli, per dar loro la forma dei propri denti.
LE LESIONI GENGIVALI DESQUAMATIVE
Un caso a parte è quello che riguarda le lesioni gengivali desquamative (LGD) che interessano in particolare le gengive aderenti e marginali del cavo orale. Con questa definizione, talvolta sostituita da “gengiviti desquamative” si indicano diverse malattie responsabili di quadri clinici differenti a carico della mucosa masticatoria. Tali malattie sono caratterizzate nel 75% dei pazienti da una componente immuno-mediata. Nel restante 25% si parla di gengivite idiopatica. In presenza di queste malattie, le lesioni si possono presentare anche sulla mucosa geniena, sulla lingua e sul palato. I sintomi possono essere assenti oppure manifestarsi come bruciore intenso.