Cure odontoiatriche pre e post-trapianto
La scelta delle cure odontoiatriche pre e post trapianto dentale rappresenta uno dei fattori determinanti per l’efficacia e la sicurezza dell’operazione. Un’attenta analisi farmacologica antecedente qualsiasi trapianto d’organo è fondamentale per la buona riuscita dell’intervento. La valutazione odontostomatologica pre e post trapianto completa dovrebbe essere di natura multidisciplinare. Un work-up pre trapianto esaustivo deve tenere in considerazione il trattamento di qualsiasi malattia dentale esistente, per eliminare eventuali siti di infezione orale prima dell’intervento. I medici dentisti del nostro Studio esperti in autotrapianto dentale esaminano approfonditamente l’idoneità del paziente a tale procedura.
INDICE
1. LE CURE ODONTOIATRICHE PRIMA DEL TRAPIANTO DI UN DENTE ↑
Quando si stabilisce il tipo di trattamento odontostomatologico, questo viene discusso insieme al paziente, al quale si forniscono tutte le informazioni e i chiarimenti possibili. Inoltre, spesso è opportuno coinvolgere gli eventuali altri medici che hanno in cura il paziente, per valutare collegialmente:
- le tempistiche,
- la profilassi antibiotica,
- Eventuali patologie rilevanti
- Terapie farmacologiche in atto e posologia specifica
- Condizioni di igiene orale di partenza del paziente e sua compliance nel mantenimento post intervento
- le precauzioni da adottare in caso di sanguinamento abbondante
- Eventuale devitalizzazione dell’elemento da trapiantare
La comunicazione tra medici è uno step importante anche per considerare gli effetti collaterali e le interazioni tra i farmaci assunti dal paziente.
Gli esami da eseguire prima di un trapianto dentale
Gli esami che eseguiamo comunemente prima di effettuare un autotrapianto dentale sono:
- Rx endorale
- Panoramica
- Tac Cone Beam per modellino stereolitografico
Altri trattamenti da effettuare prima dell’intervento
L’estrazione di ciascun elemento dentario non recuperabile andrebbe realizzata almeno 20 giorni prima della data di ricovero. I ritrattamenti endodontici antecedenti l’operazione si possono effettuare solo in caso vi sia il tempo necessario all’accertamento della guarigione dei tessuti apicali. È invece necessario interrompere i trattamenti chirurgici implantari e parodontali, come è opportuno rimandare le cure conservative e protesiche meno urgenti.
2. LE CURE ODONTOIATRICHE DOPO IL TRAPIANTO DI UN DENTE ↑
Il principale rischio nelle persone sottoposte a questo trapianto è che i microrganismi presenti nella bocca originino focolai infettivi e provochino danni all’organo trapiantato. Il dentista pianifica insieme al paziente anche l’iter da seguire nei sei mesi successivi al trapianto. Questo arco di tempo è particolarmente critico. La scelta della terapia farmacologica e una meticolosa attenzione all’igiene del cavo orale, sono elementi chiave per una buona riuscita dell’intervento e per scongiurare complicazioni. Su indicazione dell’odontoiatra, l’igiene orale dovrà essere mantenuta, per il primo periodo post intervento, oltre che con le manovre di spazzolamento, attentamente eseguite, anche con l’ausilio di un collutorio specifico, al fine di mantenere bassa la carica batterica. La terapia immunosoppressiva non dovrebbe essere protratta a lungo altrimenti si può verificare un aumento del rischio di sviluppare neoplasie secondarie a livello dei tessuti del cavo orale. Inoltre, poiché gli organi trapiantati sono più sensibili alle sostanze chimiche, si raccomanda di evitare il consumo di bevande alcoliche e il fumo di sigaretta, in quanto compromette e rallenta la guarigione dei tessuti. Il dolore post operatorio potrà essere controllato tramite l’assunzione di un antidolorifico, adeguatamente indicato dall’odontoiatra, in linea con eventuali terapie già assunte dal paziente. Durante i 6 mesi successivi all’intervento verranno fatti dei controlli periodici, solitamente a:
- 7 giorni
- 3 settimane
- 6 settimane
- 3 mesi
- 6 mesi
Durante tali controlli verranno valutate mobilità e vitalità dell’elemento trapiantato. Inoltre, a partire dal controllo a 3 settimane, verranno effettuate delle Rx endorali per valutare l’integrazione del medesimo elemento con il tessuto osseo circostante. Dopo i primi 6 mesi, solitamente è possibile riprendere i trattamenti interrotti o procrastinati.
Possibili complicanze intraoperatorie
Durante l’esecuzione dell’intervento è possibile che accidentalmente si fratturi l’apice dell’elemento
da trapiantare. Tale complicanza può comportare l’impossibilità di procedere con l’auto trapianto e
si dovrà, in questo caso, optare per un piano di trattamento alternativo, solitamente già concordato
con il pz, prima dell’intervento, in previsione di tale possibile complicanza.
Possibili patologie post trapianto dentale
Tra le patologie odontostomatologiche che si riscontrano frequentemente in un paziente, a seguito dell’intervento di autotrapianto dentale, ci sono:
- problematiche di marcata iposcialia,
- sovrainfezioni microbiche come candidosi e virus,
- aumento del volume delle gengive,
- ulcere all’interno del cavo orale,
- mucosite e stomatite,
- disgeusia e disestesia,
- malattia acuta da rigetto.