Infiammazione del trigemino, diagnosi e trattamento dal dentista

Lesioni gengivali da protesi e da spazzolino: cause principali e rimedi

Malattie delle gengive: gengivite e parodontite -Studio Dentistico Motta Jones Rossi - Milano Centro

Malattie delle gengive, cura della gengivite e della parodontite

INDICE

 

Molti pazienti si rivolgono al nostro studio per la cura delle malattie delle gengive. Le gengive sono i tessuti molli che circondano i denti e l’osso sottostante e la parodontologia è la branca dell’odontoiatria che studia e cura le malattie gengivali.

Non tutti sanno che in campo medico-scientifico, le gengive sono suddivise in due macro-tipologie:

  • la gengiva libera, ossia quella zona di gengiva che delimita il dente e non è strettamente adesa ad esso;
  • la gengiva aderente, che si trova al di sotto di quella libera ed è fortemente adesa all’osso che supporta la radice del dente (osso alveolare).

Le gengive hanno una funzione molto importante per la tutela della nostra salute orale, infatti devono isolare e proteggere il tessuto di sostegno del dente, detto parodonto, dall’ambiente esterno.

LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE DELLE GENGIVE

I problemi alle gengive rappresentano un disagio molto comune, un problema che spesso viene trascurato e che può peggiorare con il tempo. Si stima che i disagi legati alle gengive affliggono più del 30% della popolazione mondiale. Statisticamente vengono maggiormente colpite le donne in età adulta, dopo i 40 anni.

La gengivite è un campanello d’allarme che deve essere tenuto in seria considerazione. L’infiammazione gengivale indica l’insorgere di un problema che, se diagnosticato e trattato tempestivamente, può essere risolto in tempi brevi e senza interventi invasivi. Se trascurata, invece, si può evolvere in un disturbo più grave che, nei casi più seri, ha conseguenze spiacevoli come la perdita dei denti.

I punti chiave della prevenzione sono:

  • l’accurata igiene orale dopo i pasti con uno spazzolino con setole morbide, dentifricio, filo interdentale e collutorio disinfettante;
  • una corretta alimentazione ricca di calcio e vitamine;
  • la periodica pulizia dei denti professionale dal dentista.

 

PROBLEMI ALLE GENGIVE: SINTOMI

Quando le gengive sono sane, il loro colore è rosa, la loro consistenza è dura e presentano una forma regolare attorno ai denti. Inoltre, se le gengive sono in buona salute non sanguinano. Al contrario, quando le gengive sono infiammate hanno un colore più scuro, possono sanguinare se spazzolate e spesso presentano una forma irregolare attorno ai denti. Questo fenomeno è esteticamente sgradevole e piuttosto comune durante le gengiviti. Se persiste una condizione di gengive arrossate e irritate è opportuno effettuare un controllo dal dentista di fiducia.

 

GENGIVITE SINTOMI E CURA

La gengivite è un’infiammazione dei tessuti gengivali caratterizzata da gengive rosse e gonfie, calore e sanguinamento.

Gli specialisti del nostro studio dentistico di Milano si occupano della diagnosi e della terapia delle malattie delle gengive.

Le cause della gengivite sono prevalentemente dovute a un accumulo di placca batterica che si deposita sulla superficie dura del dente e all’interno della zona tra gengiva libera e radice del dente.

La cura evita l’insorgere di altri problemi correlati, tra cui:

  • anomalie morfologiche e strutturali dei denti, ossia un’alterazione dell’aspetto esterno e della struttura interna dei denti;
  • fratture radicolari, ossia le fratture di una o più radici dei denti;
  • presenza di Epulidi, ossia una condizione caratterizzata da lesioni iperplastiche benigne dei tessuti molli tipicamente localizzate sulla gengiva. Tale condizione si può talvolta osservare nelle gestanti con lesioni definite epulidi gravidiche.

PRINCIPALI CAUSE DELLA GENGIVITE

La gengivite può anche essere associata alla produzione di ormoni fisiologica e legata a determinati periodi di vita come la pubertà e la gravidanza. Nella gengiva sono presenti recettori del progesterone e degli estrogeni. Ciò spiega il motivo per cui, in presenza di uno squilibrio ormonale o di un incremento degli ormoni sessuali, le nostre gengive sono più sensibili e delicate.

La gengivite è una condizione che spesso colpisce i pazienti che vivono situazioni di malnutrizione. È noto che nei paesi in via di sviluppo, vi è un alto tasso di malattie delle gengive. La carenza di alcune vitamine fondamentali, come la vitamina C, la vitamina A, la vitamina B2 e B12, favorisce l’insorgere di gengiviti.

Accumulo di placca e malattie delle gengive

L’accumulo di placca batterica lungo il margine gengivale è una delle cause principali che scatena l’infiammazione dei tessuti molli. I batteri responsabili di queste infiammazioni sono prevalentemente di due tipologie cioè cocchi (diplococchi, tetracocchi, stafilococchi) e bacilli di forma bastoncellare.

Il tartaro non attacca direttamente la gengiva e i tessuti molli, ma aggrava l’infiammazione gengivale poiché favorisce l’adesione e l’ulteriore accumulo batterico.

I primi sintomi clinici di una gengivite si riscontrano dopo circa una settimana dal deposito batterico sulle superfici dentali. Nel momento in cui inizia la degenerazione dei fibroblasti gengivali, si perde la compattezza del tessuto gengivale che causa gonfiore, infiammazione, dolore e in alcuni casi sanguinamento.

La gengivite reversibile può sfociare in parodontite irreversibile se trascurata.

LE DIVERSE TIPOLOGIE DI PARODONTITE

Possiamo elencare quattro tipologie di parodontite:

  • la parodontite cronica, che è la forma più comune, causata dall’eccessivo accumulo di placca batterica. È caratterizzata da un decorso piuttosto lento e moderato nei sintomi, ma può aggravarsi velocemente se trascurata;
  • la parodontite aggressiva, che è la forma più veloce sia nella presenza dei primi sintomi, che nell’avanzamento della malattia;
  • la parodontite che si manifesta a seguito di altre patologie di cui è affetto il paziente (malattie del sangue, malattie immunodeficienti, disordini genetici);
  • la parodontite ulcerativa necrotizzante, che si manifesta in forma aggressiva ed è caratterizzata da un’infiammazione molto dolorosa accompagnata da necrosi dei tessuti parodontali.

GENGIVE GONFIE E PARODONTITE

La parodontite o piorrea è un’infiammazione del parodonto profondo, ossia dei tessuti a sostegno del dente. È caratterizzata dalla perdita progressiva della zona di adesione che crea l’interfaccia tra osso-gengiva da un lato e radice dentale. Il risultato di questo deterioramento è irreversibile e, se non diagnosticato e curato in tempo, il dente perde il suo sostegno e diventa mobile. Un dente del genere è destinato a essere estratto o verrà comunque perso.

Il parodonto, noto anche con i termini periodonto o tessuto parodontale, è costituito dai seguenti elementi:

  • l’osso alveolare;
  • il cemento radicolare, che riveste la radice del dente;
  • la gengiva;
  • il legamento parodontale.

La differenza tra gengivite e parodontite

Il nostro studio dentistico è specializzato in parodontologia, una branca dell’odontoiatria che si occupa della prevenzione, della diagnosi e della cura delle malattie gengivali e parodontali.

La gengivite è uno stadio antecedente alla parodontite e rientra nell’ambito della parodontopatia. La gengivite rappresenta una situazione clinica in cui l’infiammazione non ha ancora colpito l’osso di sostegno del dente ed è di solito facilmente risolvibile. In questi casi, siamo in presenza di una patologia che è caratterizzata da gengive che sanguinano, che sono irritate e rosse. Il dente, però, risulta stabile e non si muove, poiché i tessuti di sostegno non sono pericolosamente compromessi. La gengivite non curata sfocia in piorrea o parodontite.

PARODONTITE SINTOMI

I pazienti con problemi gengivali, che si rivolgono al nostro studio dentistico associato, spesso avvertono uno o più sintomi, quali:

  • gengive doloranti;
  • gengive infiammate;
  • recessioni gengivali (le cosiddette gengive ritirate);
  • aumento dello spazio tra i denti, dovuto a un’instabilità dentale o alla recessione gengivale;
  • spostamento dei denti;
  • ascessi parodontali, ossia fenomeni caratterizzati dalla presenza di pus all’interno dei tessuti gengivali che circondano il dente;
  • sanguinamento delle gengive durante le pratiche di igiene dentale;
  • alitosi;
  • perdita dei denti;
  • alterazioni morfologiche delle strutture dentali che provocano malocclusioni dei denti.

CAUSE DELLA PARODONTITE

Esistono numerosi fattori di rischio che predispongono alcuni pazienti alla gengivite e alla parodontite, tra questi:

  • il fumo;
  • i cambiamenti ormonali, dovuti a determinati periodi dello sviluppo (pubertà) o in determinate condizioni fisiologiche (gravidanza, menopausa);
  • il diabete;
  • le malattie immunodeficienti, come l’Aids;
  • l’assunzione di alcuni farmaci (antiepilettici, alcuni antidepressivi, alcune pillole anticoncezionali e in generale quei farmaci che tendono a ridurre la salivazione);
  • i fattori genetici ed ereditari;
  • lo stress;
  • la scarsa igiene orale;
  • le carenze alimentari, in particolare la carenza di calcio, vitamina C, vitamina A, vitamina B2 e vitamina B12;
  • l’avanzare dell’età;
  • gli interventi di ricostruzione dei denti con materiali e capsule non adeguate.

DIAGNOSI DELLA PARODONTITE

Presso il nostro studio odontoiatrico ci occupiamo della diagnosi e della terapia dei problemi parodontali. Nello specifico, la prima fase del nostro lavoro è la diagnosi della parodontite. Mediante l’uso di una sonda parodontale, siamo in grado di misurare la profondità delle tasche gengivali e di verificare l’eventuale predisposizione al sanguinamento a seguito di una leggerissima stimolazione delle gengive. La sonda parodontale viene inserita sotto il bordo gengivale e in una situazione di parodontite ì scende per più di 3 mm, causando il sanguinamento latente sottostante.

L’esame radiografico ci consente di diagnosticare la malattia parodontale. L’esame radiologico completo endorale consiste in una serie di radiografie di tutta la dentatura, dell’osso di sostegno e del legamento parodontale.

PARODONTITE CURA

La terapia per la cura della parodontite si basa sull’eliminazione dell’infiammazione gengivale e dei fattori scatenanti (accumulo di placca batterica, formazione di tasche parodontali).

Nella gestione di un piano terapeutico efficace per la risoluzione delle malattie parodontali, teniamo in considerazione tutti i fattori causali. Il nostro obiettivo è quello di pulire le tasche gengivali per prevenire un ulteriore deterioramento dell’osso e del tessuto.

In alcuni casi, la parodontite nel paziente è in uno stato piuttosto avanzato e si rende necessario intervenire chirurgicamente. Le tipologie di intervento chirurgico adottate sono:

  • la chirurgia resettiva, che consente di modellare l’osso di sostegno del dente, allo scopo di appianare le tasche parodontali infiammate e deteriorate;
  • la chirurgia rigenerativa, che consente di riempire i tessuti molli e duri compromessi dalla malattia parodontale, mediante l’inserimento di bio-materiali.
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Come curare le afte della bocca: ecco le cause e i rimedi comuni

Chi soffre di stomatite aftosa ricorrente cerca spesso informazioni su come curare le afte della bocca. La patologia che porta alla frequente comparsa di afte all’interno del cavo orale è molto fastidiosa al punto, in alcuni casi, da rendere difficoltoso anche mangiare. Sebbene non si tratti di una malattia grave, quasi tutti ne hanno sofferto almeno una volta nella vita. Conoscere le cause ed i rimedi principali potrà aiutare a ridurre il verificarsi del problema e ad accelerarne la soluzione.

COSA SONO LE AFTE?

Per comprendere come curare le afte della bocca risulta utile innanzi tutto capire cosa sono e come riconoscerle. Si tratta di ulcere di piccole dimensioni che compaiono a livello superficiale sui tessuti molli della mucosa orale. Alcune parti della bocca dove si presentano comunemente sono:

  • all’interno delle guance,
  • nelle labbra,
  • sulla lingua,
  • alla base delle gengive.

 

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Le afte somigliano a delle bolle ed hanno una forma tondeggiante. All’inizio possono essere solo delle piccole puntine e poi crescono di dimensioni. Solitamente hanno una circonferenza di massimo 3 o 4 millimetri. Il colore delle afte è bianco giallastro e sono circondate da un alone rosso. Nella maggior parte dei casi queste bolle guariscono da sole in una settimana circa.

PRINCIPALI CAUSE DELLE AFTE DELLA BOCCA

La medicina non è ancora in grado di stabilire con esattezza quali siano le cause della comparsa delle afte nel cavo orale. Si è registrata, però, una coincidenza del manifestarsi della patologia in concomitanza con altri problemi. Alcuni fattori scatenanti sembrerebbero essere:

  • la febbre;
  • l’abbassamento delle difese immunitarie;
  • la cattiva nutrizione;
  • le allergie e le intolleranze alimentari;
  • la mancanza di ferro o vitamine;
  • traumi subiti a livello locale, ad esempio in un periodo in cui si effettuano particolari cure dei denti;
  • periodi di forte stress e stanchezza;
  • alterazioni ormonali.

SINTOMI DELLA STOMATITE AFTOSA: ECCO COME RICONOSCERE LE AFTE

Se avete ormai chiaro come curare le afte della bocca perché ne soffrite con ricorrenza, è importante non confonderle con altri problemi del cavo orale. Alcuni sintomi aiutano a riconoscerle facilmente e a distinguerle da patologie differenti. Solitamente, prima ancora che compaia la bolla, si avverte sul tessuto molle una sensazione di bruciore. In seguito si forma l’ulcera che fa male soprattutto al contatto con cibo, posate o altro. Dopo qualche giorno dai primi sintomi e prima della scomparsa dell’afta, il dolore è presente anche se non si tocca la parte interessata. Quando le bolle si trovano dietro la lingua, sul pavimento della bocca e dove ci sono inserzioni muscolari, possono causare un’alterazione della motilità della lingua e difficoltà a deglutire. Può anche capitare che la stomatite aftosa porti ad un gonfiore dei linfonodi laterocervicali. A differenza delle vesciche causate dall’herpes, le afte non sono contagiose.

COME CURARE LE AFTE DELLA BOCCA DA SOLI

Come per la maggior parte delle patologie e dei problemi del cavo orale, una corretta igiene orale ed uno stile di vita sano possono aiutare a prevenire l’insorgenza del problema. Non esistono, però, terapie specifiche che garantiscano a chi soffre di stomatite aftosa di prevenire la ricomparsa delle afte. Per alleviare e curare la patologia, si ricorre a terapie topiche. Le più comuni consistono nell’applicazione a livello locale di gel o pomate lenitivi e talvolta contenenti principi antibiotici.

Curare le afte della bocca con rimedi naturali

Ci sono diversi rimedi naturali che vengono utilizzati per attenuare il fastidio ed agevolare la guarigione delle afte. Tra i più comuni ed efficaci ci sono:

  • l’assunzione di fermenti lattici, utili nei casi in cui la comparsa di afte sia conseguente a squilibri intestinali;
  • applicazione di aloe vera, nota per le proprietà lenitive, rinfrescanti e rigeneranti;
  • applicazione di propoli, nota per le proprietà anestetiche ed antinfiammatorie;
  • applicazione di ghiaccio;
  • assunzione di liquirizia da tenere in bocca per sfruttarne le proprietà antinfiammatorie;
  • applicazione di argilla verde, nota per le proprietà antinfiammatorie e purificanti.